Indice
G: Mister, come mai ancora non aveva lasciato nemmeno una dichiarazione.
M: Il mio lavoro è tecnico, non manageriale. Ho certamente dato delle linee guida alla società ma poi ovviamente toccava al presidente e al suo staff fare le scelte in particolare.
G: Si ritiene soddisfatto della campagna acquisti.
M: (sorride) Adesso si.
G: Si spieghi meglio mister
M: Parliamoci chiaramente: Noi a Luglio con Pazzini, Eto'o, Menez e Giaccherini centrocampista eravamo i favoriti a mio avviso. Tramontana aveva perso Sanchez e Meliadò Pastore Sirigu e Criscito. Poi all'ultimo Eto'o se ne è andato Menez via, Giaccherini a centrocampo e Pazzini...
G: Già... Pazzini... lei non si è prenunciato affatto sulla questione.
M: Il presidente è stato un signore, nessun altro l'avrebbe fatto (nemmeno io), ma come al solito si è detto che era un truffaldino e che il buon Mercurio un demente. Se fosse stato in malafede non avrebbe restituito Pazzini, tantomeno con Eto'o in dubbio partenza, in più il Mercurio che era considerato un cretino ha fatto una campagna acquisti strpitosa.
G: Tutto chiaro. Ma quest'anno come vede la SSQ.
M: Siamo competitivi. Con Eto'o abbiamo perso molto. E non eravamo stati molto incisivi in fase d'asta. Ma negli ultimi giorni abbiamo inanellato tre acquisti molto importanti. La difesa è stata notevolmente rinforzata. L'attacco, puntellato, con Caracciolo che farà staffetta e dovrà faticare con un motivatissimo Pratto. Pjanic sarà decisivo: è stato un acquisto importante, se dovesse mantenere le promesse ci permetterà di avere un centrocampo stellare grazie al rientro di Jovetic e di Sneijder.
G: Lei non crede però di poter vincere.
M: Mi sarei già dimesso se non pensassi di avere qualche chances. Purtroppo nel calcio moderno si devono fare i conti con il bilancio e le partenze dei campioni. Per questo ci vuole serietà da parte dei tecnici e dei dirigenti: il progetto vincente deve essere architettato con grande sacrificio.
Le dico di più: l'anno scorso avevamo iniziato con due sconfitte. Il presidente ha capito che qualcosa doveva cambiare e mi ha ingaggiato. Se il campionato fosse partito il giorno del mio ingaggio avremmo il tricolore sul petto.
G: Non starà mica recriminando con la vittoria del Tramontana
M: Assolutamente no! Chi vince un campionato lungo e competitivo come questo è sempre il migliore, in più Mico l'anno scorso ha fatto una valanga di magic punti. Volevo dire soltanto con quelle affermazioni che con il lavoro anche le situazioni disperate possono raddrizzarsi.
G: Grazie Mister, ha qualcosa da dire.
M: Buon campionato a tutti, e che vinca il migliore, cioè io.
M: Il mio lavoro è tecnico, non manageriale. Ho certamente dato delle linee guida alla società ma poi ovviamente toccava al presidente e al suo staff fare le scelte in particolare.
G: Si ritiene soddisfatto della campagna acquisti.
M: (sorride) Adesso si.
G: Si spieghi meglio mister
M: Parliamoci chiaramente: Noi a Luglio con Pazzini, Eto'o, Menez e Giaccherini centrocampista eravamo i favoriti a mio avviso. Tramontana aveva perso Sanchez e Meliadò Pastore Sirigu e Criscito. Poi all'ultimo Eto'o se ne è andato Menez via, Giaccherini a centrocampo e Pazzini...
G: Già... Pazzini... lei non si è prenunciato affatto sulla questione.
M: Il presidente è stato un signore, nessun altro l'avrebbe fatto (nemmeno io), ma come al solito si è detto che era un truffaldino e che il buon Mercurio un demente. Se fosse stato in malafede non avrebbe restituito Pazzini, tantomeno con Eto'o in dubbio partenza, in più il Mercurio che era considerato un cretino ha fatto una campagna acquisti strpitosa.
G: Tutto chiaro. Ma quest'anno come vede la SSQ.
M: Siamo competitivi. Con Eto'o abbiamo perso molto. E non eravamo stati molto incisivi in fase d'asta. Ma negli ultimi giorni abbiamo inanellato tre acquisti molto importanti. La difesa è stata notevolmente rinforzata. L'attacco, puntellato, con Caracciolo che farà staffetta e dovrà faticare con un motivatissimo Pratto. Pjanic sarà decisivo: è stato un acquisto importante, se dovesse mantenere le promesse ci permetterà di avere un centrocampo stellare grazie al rientro di Jovetic e di Sneijder.
G: Lei non crede però di poter vincere.
M: Mi sarei già dimesso se non pensassi di avere qualche chances. Purtroppo nel calcio moderno si devono fare i conti con il bilancio e le partenze dei campioni. Per questo ci vuole serietà da parte dei tecnici e dei dirigenti: il progetto vincente deve essere architettato con grande sacrificio.
Le dico di più: l'anno scorso avevamo iniziato con due sconfitte. Il presidente ha capito che qualcosa doveva cambiare e mi ha ingaggiato. Se il campionato fosse partito il giorno del mio ingaggio avremmo il tricolore sul petto.
G: Non starà mica recriminando con la vittoria del Tramontana
M: Assolutamente no! Chi vince un campionato lungo e competitivo come questo è sempre il migliore, in più Mico l'anno scorso ha fatto una valanga di magic punti. Volevo dire soltanto con quelle affermazioni che con il lavoro anche le situazioni disperate possono raddrizzarsi.
G: Grazie Mister, ha qualcosa da dire.
M: Buon campionato a tutti, e che vinca il migliore, cioè io.