questo maledetto pareggio

Il Presidente Meliadò è amareggiato, non fatica a nasconderlo."Questo pareggio brucia più di una sconfitta: la squadra ha dominato in lungo e in largo; e poi avremmo potuto vincere soltanto con i sei giocatori dalla panchina.." "Per la terza volta il Mangiola ci strappa un pareggio per mezzo punto" "Ci inchiniamo al pupone".

"Presidente, ha criticato mister Robbiati per le scelte di formazione?"
"No. Ma il fior fiore di punti in panchina evidenzia gli errori commessi. Fiducia al tecnico, che sta facendo un ottimo lavoro. La verità è che siamo poco cinici e siamo stati troppe volte ingenui durante la stagione"

"Presidente, cosa significa questo pareggio per il campionato dell'Aquilone?"
"Per noi è la conferma di una stagione positiva, in cui però non riusciamo ad imporre il nostro valore. Possiamo vincere bene contro chiunque, ma non siamo una squadra che può vincere il torneo. Troppi punti buttati per aria per uno 0,5 o per errori tecnici"

"Come vede la situazione di classifica?"
"Per noi adesso c'è la partita più difficile contro il Catalano, che, in quesa fase della stagione, guida la squadra più forte e temibile. Dovremo difendere con i denti il terzo posto. La corsa al campionato è imprevedibile. In un fazzoletto di punti ci sono quattro squadre. Ad oggi è favorito chi ha più punti, domani vedremo"

il meliadò si conferma per quello che è: una vecchia volpe.
la conferenza stampa che anticipa l'uscita dei voti serve solo a tenere la sua squadra sulla corda e mettere pressione a chi sta davanti.
le cose sono due:
1. o non sa far di conto, cosa probabile vista la maturità classica e la laurea in filosofia.
2. oppure cerca di destabilizzare l'ambiente.
visto che pensiamo che anche lui sia fornito di una calcolatrice propendiamo per la seconda ipotesi.
ma se pensa che così facendo possa ottenere qualche risultato si sbaglia, se c'è un punto in cui la nostra squadra è solida è la tenuta psicologica.
una cosa giusta però la dice: al momento è favorito chi ha più punti, cioè noi!!!

è un bebè che si sbrodola!

Il Presidente Meliadò ha licenziato d'urgenza l'addetto stampa e il ragioniere societario.

Come di consueto il presidente si era servito delle anticipazioni interne per la valutazione tecnica, e il dolore per il pareggio lo aveva portato a sbilanciarsi prima dell'ufficializzazione dei risultati. Il ragioniere ha sbagliato i calcoli (prevedendo lo scatto del modificatore a centrocampo) e l'addetto stampa ha diramato le dichiarazioni prima delle pubblicazioni di lega. Via entrambi.

Il Presidente Meliadò ci tiene a scusarsi ufficialmente con la compagine della Gnu: non v'era alcuna volontà irrisoria o apotropaica nelle affermazioni pubblicate in mattinata.

Per il resto, il Presidente non nasconde la gioia per la vittoria e va a cena felice: "questi 3 punti mi rendono più sereno e rappresentano un riconoscimento importante e meritato per il lavoro che stiamo svolgendo. Il finale di stagione si annuncia emozionante, con quattro squadre in un fazzoletto di punti. Detto ciò, la partita contro la Gnu deve ricordarci i nostri limiti più che la nostra forza: non abbiamo pareggiato per mezzo punto, ma vinto per un punto solo. Una grande squadra non può commettere queste ingenuità di formazione se vuole ottenere risultati importanti".

ps. La verità amara è che l'ipotesi 1 proposta dal Mangiola è quella vera. I apologize