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L’attesissima conferenza stampa di mister Robbiati al termine di ogni girone. La sala è gremita.
Giornalista: mister, due settimane fa la squadra era in forte crisi, i tifosi contestavano e i giornali scrivevano già di un Esteban Cambiasso pronto a subentrare nel ruolo di allenatore-giocatore. Come ha costruito questa importante reazione?
Spadino: Esteban è un personaggio fondamentale nella storia dell’Aquilone, un uomo molto vicino al Presidente. È normale che i giornali accostino la sua figura alla squadra. Ma da parte del Presidente Meliadò non è mai mancata la fiducia, anzi l’ho avvertita nel momento di difficoltà. C’è un’idea in cui crediamo e sappiamo che è necessario del tempo per svilupparla. Certo 4 sconfitte consecutive tra campionato e coppa mettono in discussione qualunque progetto. Ma siamo restati uniti e ne stiamo venendo fuori.
Giornalista: Le vittorie contro la SSQ ed il Cicciarello hanno rilanciato l’Aquilone al terzo posto, a pari punti con i Leoni. Dove può arrivare la sua squadra?
Spadino: è necessario fare un’analisi onesta. Dopo le 4 sconfitte ho detto ai ragazzi: dobbiamo giocare come una squadra che deve salvarsi. Dare l’anima, con coraggio e umiltà. Sono venute fuori due vittorie risicate ma meritate, dove la squadra ha mostrato compattezza e pragmaticità. Dobbiamo continuare su questa linea. Al momento la nostra classifica si gioca su 4 squadre. La Gnu Team e la Rinascente sono nettamente superiori. Il lavoro di una stagione potrebbe non bastare per colmare il gap.
Giornalista: mister, lo sa che è un discorso difficile da digerire per i tifosi che sostengono un club di grande tradizione, abituato da sempre a giocare per vincere?
Spadino: non sono abituato a vendere fumo. Il sogno lo costruiremo settimana per settimana, i tifosi abbiano fiducia. Ma preferisco sollevare pian piano la realtà al sogno, piuttosto che piegare il sogno all’amara realtà [boato in sala, i giornalisti applaudono l’ispiratissimo Anselmo] Guardiamo i nostri risultati: su 13 punti conquistati, 12 contro Mercurio e Catalano. 1 solo punto in 6 sfide contro le squadre che occupano le prime tre posizioni.
Giornalista: mister, Lei sta dicendo, per usare le parole di un noto biologo gallicese di scuola lamarckiana, che la squadra deve ancora ultimare il passaggio da cicì a ciolla?
Spadino: ripudio la sua volgarità. Ciò che voglio dire è che il nostro percorso di maturazione non è ultimato. Ho un credo tattico diverso dal mio predecessore e la squadra ha bisogno di tempo per assimilarlo. Squadre come la Rinascente e la Gnu vengono fuori da un biennio di continuità tecnico-tattica.
Giornalista: mister, sono previsti interventi sul mercato?
Spadino: la rosa è competitiva, ma abbiamo in mente due innesti per perfezionarla già prima della sessione di mercato invernale. Ne saprete di più già nelle prossime ore.
Giornalista: mister, due settimane fa la squadra era in forte crisi, i tifosi contestavano e i giornali scrivevano già di un Esteban Cambiasso pronto a subentrare nel ruolo di allenatore-giocatore. Come ha costruito questa importante reazione?
Spadino: Esteban è un personaggio fondamentale nella storia dell’Aquilone, un uomo molto vicino al Presidente. È normale che i giornali accostino la sua figura alla squadra. Ma da parte del Presidente Meliadò non è mai mancata la fiducia, anzi l’ho avvertita nel momento di difficoltà. C’è un’idea in cui crediamo e sappiamo che è necessario del tempo per svilupparla. Certo 4 sconfitte consecutive tra campionato e coppa mettono in discussione qualunque progetto. Ma siamo restati uniti e ne stiamo venendo fuori.
Giornalista: Le vittorie contro la SSQ ed il Cicciarello hanno rilanciato l’Aquilone al terzo posto, a pari punti con i Leoni. Dove può arrivare la sua squadra?
Spadino: è necessario fare un’analisi onesta. Dopo le 4 sconfitte ho detto ai ragazzi: dobbiamo giocare come una squadra che deve salvarsi. Dare l’anima, con coraggio e umiltà. Sono venute fuori due vittorie risicate ma meritate, dove la squadra ha mostrato compattezza e pragmaticità. Dobbiamo continuare su questa linea. Al momento la nostra classifica si gioca su 4 squadre. La Gnu Team e la Rinascente sono nettamente superiori. Il lavoro di una stagione potrebbe non bastare per colmare il gap.
Giornalista: mister, lo sa che è un discorso difficile da digerire per i tifosi che sostengono un club di grande tradizione, abituato da sempre a giocare per vincere?
Spadino: non sono abituato a vendere fumo. Il sogno lo costruiremo settimana per settimana, i tifosi abbiano fiducia. Ma preferisco sollevare pian piano la realtà al sogno, piuttosto che piegare il sogno all’amara realtà [boato in sala, i giornalisti applaudono l’ispiratissimo Anselmo] Guardiamo i nostri risultati: su 13 punti conquistati, 12 contro Mercurio e Catalano. 1 solo punto in 6 sfide contro le squadre che occupano le prime tre posizioni.
Giornalista: mister, Lei sta dicendo, per usare le parole di un noto biologo gallicese di scuola lamarckiana, che la squadra deve ancora ultimare il passaggio da cicì a ciolla?
Spadino: ripudio la sua volgarità. Ciò che voglio dire è che il nostro percorso di maturazione non è ultimato. Ho un credo tattico diverso dal mio predecessore e la squadra ha bisogno di tempo per assimilarlo. Squadre come la Rinascente e la Gnu vengono fuori da un biennio di continuità tecnico-tattica.
Giornalista: mister, sono previsti interventi sul mercato?
Spadino: la rosa è competitiva, ma abbiamo in mente due innesti per perfezionarla già prima della sessione di mercato invernale. Ne saprete di più già nelle prossime ore.