Murigno tuona con i giornalisti: Non esiste un problema Marchisio

E' un Murigno di fuoco quello in conferenza stampa, tuona urla e fa gestacci:
"Non esiste un problema Marchisio!!! Fare la formazione il Venerdì comporta il rischio
di dare ascolto a formazioni errate. In più non è con un singolo giocatore che si vince la partita. La partita è stata persa nel rendimento, in più non dimentichiamo che il nostro avversario ha fatto 4 gol e due assist, in più giocava in casa.
Sono contento che nonostante fosse stata una giornata nera siamo riusciti fare 74 punti. Significa che ci siamo.
Adesso pensiamo al Cicciarello, dobbiamo soltanto pensare a vincere. Questa squadra è nata per vincere!"

Mister Recoba non ha l'esplosiva teatralità di Murigno e si è presentato con la consueta pacatezza ai microfoni per commentare il doppio esordio che ha visto protagonista la sua compagine. "Preciso anzitutto che eravamo noi a giocare fuori casa; si è trattato di un innocente lapsus del collega, che però mi preme rilevare in quanto la squadra del Catalano, almanacco alla mano, non ha mai subito cinque reti in casa". Dopo questa annotazione, il tecnico si è soffermato dapprima sulla sconfitta in Supercoppa: "i Leoni d'Africa mi hanno impressionato, insaziabili, sono la squadra più forte del torneo e credo continueranno a vincere. Noi però ce la siamo giocata alla pari ed il risultato mi fa pensare che stiamo lavorando nella direzione giusta per colmare il gap. Ma ci vuole tempo. L'occasione di incontrarlo nuovamente per la seconda di campionato sarà utile per testare i progressi della squadra durante questa settimana". Poi aggiunge in riferimento al campionato: "Non è tutto oro quello che luccica; non dobbiamo farci illudere dalla spettacolare vittoria, siamo un cantiere aperto. La nota incoraggiante riguarda la mentalità della squadra, la voglia di passare sempre attraverso lo spettacolo ed il bel gioco. In questo vedo una discontinuità con il passato. E i ragazzi sono pronti a sacrificarsi per questo progetto, senza individualismi o l'intoccabilità dei senatori".