Meliadò potrebbe lasciare la lega
è questo, in sintesi, il messaggio che trapela dagli uffici dirigenziali della Signora Aquilone per una polemica che sembra prospettarsi gigantesca, paragonabile allo scandalo scommesse. Ma a parlare questa volta non è stato l'egregio presidente, né il mite allenatore uruguaiano: la parola è passata agli avvocati. In primo luogo è partita una querela per il dott. Tramontana per calunnia e diffusione di dati falsi e infamanti. In secondo luogo, con una lettera al Presidente della Commissione Giustizia Mangiola, la società di Meliadò ha chiesto l'apertura di un'inchiesta circa la regolarità del Campionato e gli illeciti commessi dal Presidente di lega, dott. Tramontana. Ecco un estratto del documento:
"Il Presidente Meliadò si è sempre impegnato nell'agone pubblico con correttezza e lealtà, ammettendo le fortune proprie e denunciando quelle altrui – si legge – Ma quella portata avanti dal dott. Tramontana è tuttavia una campagna di calunnie, una cosiddetta macchina del fango, poiché si serve di dati falsi e volontariamente falsificati. Se si legge, infatti, la formazione consegnata dal Pres. Mercurio si può rilevare con il primo panchinaro della difesa fosse Abate (voto 5) e non Fernandez (s.v, e quindi il subentrante Heinze voto 6). Pertanto il punteggio diffuso dal dott. Tramontana è stato subdolamente modificato per amplificare la supposta fortuna del Meliadò. I dati corretti infatti sono i seguenti: Meliadò 71 (e non 69), Mercurio 64.5 (e non 65.5)
... - e continua - Al di là di ogni valutazione tecnica, sarebbe sufficiente menzionare il fatto che il Meliadò ha realizzato 2 reti mentre il Mercurio nessuna (tant'è che Mercurio, persona integra e onesta, non si è sognato nemmeno di chiamare in campo la fortuna) qui va sottolineata la condotta illecita del dott. Tramontana, dal quale ci si attende le scuse ufficiali e per il quale si richiede l'apertura di un procedimento".