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Da giorni si attendeva l'annuncio ufficiale, che per alcuni impicci burocratici è slittato sino ad oggi. Il Presidente Meliadò ha reso pubblico il nome del nuovo allenatore della Signora Aquilone, sarà Alvaro Recoba. Protagonista da giocatore del primo scudetto dell'Aquilone, il Chino, dopo alcune esperienze vincenti sulle panchine di Grecia e Uruguay, ha guidato lo scorso anno la F.C. Gerberau, seconda squadra di proprietà del Meliadò. Arrivato a Gennaio si è reso protagonista di una seconda parte di stagione brillante, conclusasi al secondo posto. Firma un contratto biennale. Ecco le sue prime parole:
- "Per me è una grande emozione guidare questa squadra. Col Presidente lavoriamo intensamente da due settimane per concordare le direttive future. Sono fiducioso".
- Giornalista: "quali sono gli obiettivi e i programmi"?
- "Al presidente ho chiesto serenità e tempo per costruire un progetto. Per una stagione l'Aquilone sarà un cantiere aperto. Di idee e talenti. L'obiettivo è vincere tra due anni".
- G: "sarà un progetto in continuità con quello del Suo predecessore?"
- "Posso dire che punteremo sui giovani ancor di più di quanto si è fatto in passato. Ma non commetteremo i vecchi errori: nessun senatore, responsabilizziamo tutti. Un altro elemento di rottura sarà la priorità al bel gioco. La direzione del nostro lavoro andrà dal gioco ai risultati e non viceversa. Sul piano tattico partiremo da 4-3-3, con due terzini incursori e tre torri davanti. Ma dovremo sapere interpretare anche il 3-4-3".
- G: "Come valuta la rosa di partenza? Ha le idee chiare per i rinforzi?"
- "Di primissimo livello. Ma tutte le squadre sono molto attrezzate e la differenza la faranno i particolari. I rinforzi più importanti li abbiamo in casa nostra: Coutinho e Ljaic, Bonucci ed Hernandez, Milito ed Amauri. Tutti giocatori che riscatteranno una stagione opaca. Per il resto, ci muoveremo con intelligenza e qualche nome importante arriverà.
- "Per me è una grande emozione guidare questa squadra. Col Presidente lavoriamo intensamente da due settimane per concordare le direttive future. Sono fiducioso".
- Giornalista: "quali sono gli obiettivi e i programmi"?
- "Al presidente ho chiesto serenità e tempo per costruire un progetto. Per una stagione l'Aquilone sarà un cantiere aperto. Di idee e talenti. L'obiettivo è vincere tra due anni".
- G: "sarà un progetto in continuità con quello del Suo predecessore?"
- "Posso dire che punteremo sui giovani ancor di più di quanto si è fatto in passato. Ma non commetteremo i vecchi errori: nessun senatore, responsabilizziamo tutti. Un altro elemento di rottura sarà la priorità al bel gioco. La direzione del nostro lavoro andrà dal gioco ai risultati e non viceversa. Sul piano tattico partiremo da 4-3-3, con due terzini incursori e tre torri davanti. Ma dovremo sapere interpretare anche il 3-4-3".
- G: "Come valuta la rosa di partenza? Ha le idee chiare per i rinforzi?"
- "Di primissimo livello. Ma tutte le squadre sono molto attrezzate e la differenza la faranno i particolari. I rinforzi più importanti li abbiamo in casa nostra: Coutinho e Ljaic, Bonucci ed Hernandez, Milito ed Amauri. Tutti giocatori che riscatteranno una stagione opaca. Per il resto, ci muoveremo con intelligenza e qualche nome importante arriverà.