A Clemente dico: il Pizzi è diventato grande dopo uno scambio scellerato in cui cedette il pallone d'oro Pavel Nedved per Tacchinardi e Assuncao (e non è un caso che a proporglierlo allora fu proprio il Catalano). Poi vinse tre scudetti. Quindi penso che Mercurio debba continuare a lavorare con impegno e, se sarà serio, arriveranno anche i risultati. Il peccato è d'inesperienza, dunque veniale. Poi non è detto, come ha ricordato il Mangiola, che non ci sia dietro una rara genialata alla Ciancia, come quando acquistò Ranocchia a 1 durante l'asta e tutti gli ridemmo dietro raccomandandogli di acquistare anche la principessa.
Ben altro discorso vale per il Catalano, la cui malafede è manifesta. Ha sfruttato con tempismo la sprovvedutezza di Mercurio piazzandogli non solo due ciofeche, ma riuscendo a guadagnare persino un totale di 10 milioni per le sue casse vuote. Il Catalano non è nuovo a scorrettezze, basti pensare a cosa accadde quando Pato giunse in Italia. Ma non ha senso richiamare eventi passati. Sarebbero sufficienti le intercettazioni della nostra ultima telefonata, in cui lui mi annunciò sganasciandosi dalle risate l'acquisto di Pazzini. E non aggiungo altri particolari, se i giornali un giorno pubblicheranno quelle intercettazioni, ciascuno potrà esprimere un giudizio.
Dato che sulla carta, come ha giustamente ricordato il Presidente della Commissione Giustizia, lo scambio è legittimo, è importante però che sia chiara a tutti l'immoralità del Presidente della Squadrasenzaqualità. Io confermo l'embargo sino a data da destinarsi.